L’anno 2022 sta ormai volgendo al termine e normalmente si inizia a fare i bilanci sui vari aspetti della vita, da quelli di carattere più squisitamente economico-materiali fino a quelli di carattere umano-esistenziale.
Com’è stata la nostra accoglienza nell’attività sociale di mamma-bambino?
Anche nel 2022 è stata molto impegnativa, oltre 30 persone tra donne e nuclei mamma-figli, accoglienze di pochi giorno, a volte solo di una notte, accoglienze di diversi mesi. ci siamo trovati anche in condizione di dire che non potevamo accogliere altre persone in quanto la nostra struttura aveva già raggiunto la capacità massima di ospiti; non solo ma anche le nostre forze sembravano non bastare. Ma non ci siamo mai tirati indietro.
Le nostre ospiti sono state molto diverse tra loro, diverse nella provenienza e nella cultura, diverse nelle aspettative e nella speranza, diverse nei bisogni e nelle urgenze; tutte però accomunate da situazioni difficili, da esperienze di dolore, dal bisogno di trovare una soluzione immediata perché così non potevano più continuare. La nostra mano tesa è stata afferrata più volte, in ognuna di queste situazioni.
In quest’anno abbiamo iniziato a collaborare con nuovi comuni nella provincia di Venezia, senza mai smettere l’intensa collaborazione con la provincia di Rovigo.
Il telefono ha squillato senza orario: di domenica sera, durante la vigilia di Pasqua, oltre che a tutte le ore della giornata o della settimana. La nostra “pronta-accoglienza” ha funzionato piuttosto bene.
Ci prepariamo a lasciarci alle spalle un 2022 colmo di esperienze difficili che con noi forse hanno trovato un tempo di ristoro, di pace, di speranza.
Ci prepariamo ad iniziare un 2023 con più esperienza e con la solita buona volontà ad accogliere le persone che i Centri Antiviolenza, i Servizi Sociali e i Consultori familiari ci inviano.