“Prima della caduta il cuore dell’uomo si esalta, prima della gloria c’è l’umiltà.” (Pr 18,20)
Prima della gloria c’è l’umiltà; gloria intesa come il riconoscimento della mia eccellenza; umiltà intesa come il riconoscimento del mio limite. Gloria indica una posizione elevata per virtù e meriti; umiltà letteralmente significa poco elevato da terra (humus).
Sembra paradossale: il limite e l’eccellenza; il suolo e il trono.
Come poter coniugare questi due estremi che sembrano l’uno l’opposto dell’altro?
Collaborando con lo Spirito Santo e con l’amico a fronte delle prove della vita.
Nella prospettiva divina, la strada della gloria si percorre nel sentiero dell’umiltà.
La vita mi riserva continuamente prove ardue da superare, a qualunque età. Riconosco allora il mio limite: ho bisogno di te Spirito Santo, ho bisogno di te amico mio. Un riconoscimento che implica una disponibilità ad essere plasmato, educato, formato. Lo Spirito Santo e l’amico mi possono allora aiutare ed io posso migliorare. Saranno proprio loro, lo Spirito Santo e l’amico, che riconosceranno la raggiunta eccellenza per Grazia e per impegno.
Se l’umiltà diviene il mio stile di vita, allora vivrò nella gloria… la gloria di Dio; è l’imitazione di Cristo.
(nella Koinonia Giovanni Battista Corte Gesia sei il benvenuto)