L’alleanza di Pace

Dopo due mesi di lock-down, la Koinonia è Koinonia più di prima

Il 23 febbraio scorso è stata l’ultima giornata di Koinonia vissuta insieme; la sera dello stesso giorno, la provincia di Venezia (con Padova e Treviso) è stata decretata “zona rossa” rispetto l’epidemia (dichiarata poi pandemia) da coronavirus. Di lì a poco è iniziato il tempo di lock-down.

Sabato prossimo 23 maggio, dopo tre mesi, ci ritroveremo per una preghiera comunitaria nel rispetto di tutte le direttive del DPCM. In tre mesi ho “visto” (virtualmente), il mondo della Koinonia Giovanni Battista con una volontà determinata ad essere comunità nonostante tutto: dirette streaming, dirette podcast, video, audio, videoconferenze sono stati i mezzi che ci hanno permesso di “restare uniti insieme”. Nella nostra Koinonia locale della Corte Gesia, abbiamo investito nelle videoconferenze: CdP via WhatsApp e Skype e i video incontri Gesia-Skype (e Meet). Le testimonianze condivise sono molto edificanti e commoventi. Di questo ringrazio con tutto il cuore la mia bella Koinonia locale: siamo piccoli, siamo poveri ma, tutto sommato, siamo buoni e vogliamo stare insieme vivendo Gesù, il Cristo risorto in mezzo a noi. Come qualcuno ha testimoniato: questi tre mesi ci hanno fatto capire ancor più che cosa sia la Koinonia per noi. È vero, la conoscenza di un cuore onesto matura sia quando il bene lo possiede, sia quando ne è allontanato.

Di incontri Gesia-Skype ne abbiamo fatti 18, pregando e condividendo insieme. L’ultima parola proclamata è stata tratta dal libro di Ezechiele:

Farò con loro un’alleanza di pace; sarà un’alleanza eterna con loro. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.  In mezzo a loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Le nazioni sapranno che io sono il Signore che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre.” (Ez 37,26-28)

Crediamo che la Parola di Dio, oltre al valore storico, profetico, soteriologico, teologico ne ha anche uno esperienziale: la Parola è per me, è per noi, oggi. La Parola è quindi la promessa di Dio. In questo contesto facciamo nostra la promessa dell’Alleanza di pace, della Shalom (*) che il Signore Gesù fa con noi anche oggi e per il prossimo futuro.

Mai smetteremo di essere una Koinonia Giovanni Battista.

Grazie a tutti per il bene fattoci in questo tempo. Ora ritroviamoci.

     

(*) La parola “shalom” è il traslitterato dall’ebraico “םולש” che comunemente è tradotta con la parola “pace”. In realtà “shalom” ha un significato molto più profondo di quello contenuto in “pace” che letteralmente significa “fissare un patto”. “Pace” esprime qualcosa di stabilito, di fissato per il bene o per lo meno per il rispetto reciproco. “Shalom” invece richiama la relazione tra Dio e l’uomo, una relazione fatta di parola e risposta. Dio che ama l’uomo e vuole dargli il meglio e l’uomo che risponde accogliendolo. “Shalom” esprime quindi un dinamismo, un dialogo che l’uomo ha con Dio verso la sua felicità, sicurezza, realizzazione, pienezza, perfezione, comunione in se stesso e con gli altri. Conseguentemente “shalom” esprime la prosperità che Dio vuole per il suo popolo.