“Come potrà un giovane tenere pura la sua via? Osservando la tua parola.” (Sal 119,9)
Puro significa qualcosa che si presenta buono e integro ovvero senza alterazione.
Purezza indica la bontà e l’integrità ovvero l’assenza di elementi estranei.
La vita pura è la vita buona, onesta, felice di chi realizza se stesso in quanto buono. Essendo poi l’uomo di natura socievole, ecco che la bontà che lo realizza è necessariamente feconda, fa star bene anche gli altri.
La domanda tratta dal Salmo “come potrà un giovane tenere pura la sua via?” si può quindi tradurre in “come potrà un giovane realizzare se stesso?”. Non si tratta solo di cosa fare nella vita ma di come fare ciò che si fa, con chi e per chi farlo.
Le risposte che si riescono a dare (con la vita) sono soddisfacenti in modo imperfetto, mancano sempre di qualcosa. Tale mancanza è la naturale tensione dell’uomo verso Dio, anche quando non lo si capisce.
La Parola di Dio, la Bibbia è un dono che plasma e orienta; che tocca il cuore, convince la ragione e muove la volontà a percorrere la via verso il bene, verso il progetto di Dio, verso la realizzazione di sé.
Gesù stesso è la Parola di Dio, fattasi carne e venuta ad abitare in mezzo a noi, rimasta in mezzo a noi in forza dello Spirito Santo.
In questa prospettiva la Bibbia è uno scrigno di promesse di vita che si attuano nella storia di Salvezza di ognuno.
La via di un giovane, illuminata dalla Parola di Dio è una meravigliosa avventura, che non esclude fatica e dolore, ma che la realizza nel progetto di Dio.
La Parola di Dio è per te: prendila, proclamala, personalizzala, vivila, annunciala.
(nella Koinonia Giovanni Battista Corte Gesia sei il benvenuto)