“La gioia dell’evangelizzazione”. La “gioia” è l’espressione della felicità per il bene che si vive; la “evangelizzazione” è l’annuncio del bene vissuto. “La gioia dell’evangelizzazione” è quindi l’esperienza continua del bene ricevuto-dato.
“La gioia dell’evangelizzazione” è il titolo del corso che si è svolto nel weekend del 24-26 maggio 2019; corso tratto dall’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” (la gioia del Vangelo) di cui Papa Francesco ha fatto dono alla Chiesa nel 2013. Il corso è il frutto della proposta di Roberto e del gran bel lavoro di Manuel (dottorando in teologia); un evento che risponde alla necessità di recuperare la gioia di annunciare Gesù in un mondo che ha perso l’interesse per il Vangelo.
Gesù è risorto, è vivo, è in mezzo a noi e di questo ne siamo testimoni. Gesù è il Salvatore e della sua Salvezza possiamo fare esperienza, nonostante tutti i limiti dell’uomo, anzi la sua Salvezza ci è necessaria proprio perché siamo limitati, deboli e peccatori.
Che bello poter sognare di ripartire dalla gioia di evangelizzare, un’apertura profetica alla Parola di Dio e alla sapienza che viene da essa. È tempo di kerigma (grido, annuncio), è tempo di riscoprire il primo annuncio del Vangelo, ovvero l’amore di Dio. Il kerigma in azione prorompe con tre imperativi: Cerca! Trova! Porta a casa! Gesù mi ha cercato, mi ha trovato, mi ha portato a casa (nella mia comunità); conseguentemente il triplice imperativo deve diventare lo stile di vita della Chiesa.
La Chiesa così vive ciò per cui esiste: evangelizzare. Una Chiesa discepola-missionaria: discepola perché segue Gesù, missionaria perché lo annuncia. Una Chiesa così non può non riscaldare il cuore, condurre all’incontro con Gesù e risvegliare l’interesse per il Vangelo.
Se la Chiesa è discepola-missionaria, allora il cristiano è discepolo-missionario, è colui che visto e chiamato da Gesù, lascia ciò che non serve per seguirlo e annunciarlo (come i primi discepoli). La vita del cristiano, la vita della Chiesa cresce in una atmosfera, in una spiritualità che permette di vincere le tentazioni che mirano a derubare l’entusiasmo, la gioia, la speranza, la comunità, il Vangelo stesso.
Ripartire dalla gioia dell’evangelizzazione significa rivalutarne le 4 colonne: il kerigma, la missione, l’uomo, la gioia. Il kerigma è il contenuto (Gesù); la missione è il modo di fare, la strategia (il mezzo); l’uomo è il destinatario della Salvezza (il fine); la gioia è l’espressione del bene ricevuto-dato (la forma).
L’Evangelii Gaudium ci conferma, ci incoraggia e ci rilancia nella nuova evangelizzazione.