“Una donna forte chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita…
Illusorio è il fascino e fugace la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.”
(Pv 31,10-12.30)
L’uomo guarda la donna ed è colto dalla meraviglia di ciò che non è ma che con essa è.
L’uomo accoglie la donna, il dono che Dio gli ha fatto, e scopre la complementarietà quale caratteristica del dialogo sotto ogni profilo.
Talmente Dio ha benedetto l’uomo con la donna che ha creato il sacramento del matrimonio quale patto d’amore rafforzato dalla Grazia.
La complementarietà dialogica, feconda e benedetta è la categoria che più che mai abbiamo bisogno di riscoprire quale cardine di una vita buona e felice.
A tutte le donne: grazie per il dono prezioso, inestimabile e insostituibile che siete.
(nella Koinonia Giovanni Battista Corte Gesia sei il benvenuto)