“Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace.” (Lc 1,78-79)
A volte è meglio tacere ed attendere che la tenerezza e la misericordia di Dio trasformino le circostanze perché quello che conta è la manifestazione messianica del Sole che sorge dall’Alto per risplendere (convertire) e dirigere (accompagnare) sulla via della pace, dell’amore di Dio donato a noi.
Zaccaria, il papà di Giovanni Battista, ammutolito dall’angelo Gabriele per non aver creduto alle sue parole, guarito da Dio per testimoniare la Voce che griderà nel deserto (il figlio Giovanni Battista), proclama profeticamente la benedizione che giunge fino a noi: il Sole che sorge dall’Alto, Gesù. Benedizione che il figlio Giovanni accoglierà come ragione della sua vita.
Ancora oggi tale benedizione, preceduta da silenziosa attesa di chi ancora riesce a tacere per un bene che supera la personale ragione, giunge a noi; ancora oggi Gesù nasce non come una semplice rimembranza di un evento storico addolcito da buoni sentimenti, ma come una nuova manifestazione nella potenza del suo Santo Spirito che risplende nelle tenebre umane, nelle tenebre di tante, troppe situazioni di dolore ed egoismo; che dirige i passi di chi persevera nell’essere discepolo, donando pace, gioia e beni necessari per vivere fino alla fine la via della pace, del progetto di Dio.
Che questo natale, che il nuovo anno 2023 siano ancora la voce profetica di Zaccaria: una nuova benedizione accolta da Giovanni Battista come ragione di vita: Gesù annunciato, amato, condiviso.