«…gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” … Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.»
(Mt 1,20-25)
“Giuseppe, cuore di padre” (tratto dalla lettera apostolica “Patris corde” di Papa Francesco, che consiglio a tutti vivamente di leggere, meditare e lasciarsi motivare).
Giuseppe di Nazareth, il padre putativo di Gesù, è una figura eroica che ha fatto della sua vita un costante servizio al mistero dell’incarnazione e della redenzione. È un modello per quanti vogliono donarsi per aiutare gli altri. Giuseppe aveva i suoi sogni, i suoi desideri, il suo lavoro ed il suo progetto di vita assieme a Maria. Ma Dio è intervenuto sconvolgendo i suoi piani, il resto è storia, anzi Storia di Salvezza. Ma ci sono degli aspetti, delle caratteristiche di Giuseppe che vale la pena di evidenziare; quattro in particolare:
- Giuseppe è padre nell’incomprensione. Non comprende cosa stia succedendo; Dio in sogno tramite l’Angelo, gli parla. All’incomprensione reagisce con docilità, supera il suo dramma, salva Maria e assume la paternità legale di Gesù;
- Giuseppe è padre nella debolezza. Sa di essere insufficiente, timoroso, pauroso per reggere alla pressione di dover proteggere il “Figlio di Dio”. Alla debolezza risponde con l’accoglienza di se stesso e di qualcuno di più grande di lui che lo guida;
- Giuseppe è padre nella delusione. È deluso dai progetti andati in fumo, ma sa di trovarsi di fronte ad un altro progetto che non ha né scelto, né voluto. Alla delusione risponde facendo spazio a quanto accade e prendendosene la responsabilità;
- Giuseppe è padre nella difficoltà. Si è incamminato su una via che lo supera, lo sovrasta, lo mette in difficoltà. Risponde con creatività, scoprendo in sé risorse che nemmeno pensava di possedere e trova il modo di prendersi cura dell’inizio di una nuova epoca.
Giuseppe è un padre docile, accogliente, responsabile e creativo; insomma è un padre coraggioso, che dimostra di avere un cuore forte; certo sorretto dalla Grazia Divina, ma mettendo tutto se stesso senza mai risparmiarsi.
Ecco perché Giuseppe è un eroe, l’eroe del Natale, l’eroe che ha permesso il Natale. Giuseppe cuore di padre.
Buon Natale»