Nell’anno del 40° anniversario della fondazione della Koinonia Giovanni Battista, in una quarantina di quasi tutti giovani, siamo saliti alla Chiesetta di Santa Maria sul Pasubio.
È il luogo in cui p. Ricardo, nei due mesi di deserto, tra luglio e agosto dell’anno 1975, ha avuto l’ispirazione di fondare una nuova comunità, che sarebbe sorta a Camparmò (Valli del Pasubio) e che nel 1° gennaio 1979 ufficialmente sarebbe nata come Koinonia Giovanni Battista.
La salita per il sentiero delle 52 Gallerie (Prima Guerra Mondiale) è stata una metafora della vita: la fatica fisica, la meta ardua ed ambita, l’aiuto ricevuto e l’aiuto dato, chi arriva prima e chi un po’ dopo, la soddisfazione all’arrivo, quell’acqua e quel panino più buoni del solito, i volti stanchi ma sorridenti, il cuore aperto e disponibile ad ascoltare la voce di Dio. Quella voce che 44 anni prima ha indicato a Ricardo la fondazione della Koinonia Giovanni Battista nella vallata del Pasubio in direzione Camparmò.
Se la salita è stata come una metafora che mette in discussione il proprio stile di vita, la disponibilità ad ascoltare la voce di Dio diventa invece l’elemento essenziale-esistenziale per accogliere una nuova profezia, una nuova mozione dello Spirito Santo, una nuova chiamata di Gesù che benedice e che rende strumento di benedizione.
La Chiesetta di Santa Maria sul Pasubio, scarna, semplice, essenziale in perfetto stile montanaro, ha attigue due stanzette-sacrestia-ripostiglio, luogo del deserto di p. Ricardo. Per chi sa la storia e ne è divenuto parte, è stato come entrare in un luogo sacro, nel quale inevitabilmente ha rivissuto la risposta data alla chiamata di Gesù a seguirlo nella Koinonia Giovanni Battista. Per chi invece la storia non la sa, si è posto la questione “ascoltare la voce di Dio, come è possibile?”. È l’occasione per mettere a tacere le distrazioni e rimettersi o mettersi all’ascolto di Gesù che ancora parla al cuore dell’uomo, al cuore dei giovani.
P. Sandro, il primo fratello che ha seguito p. Ricardo, ha condiviso questa esperienza, questa storia suscitando zelo e speranza. Con lui si è celebrata la messa, poi una spiritualizzazione per metterci all’ascolto e poi siamo ripartiti.
Qualcuno ha attraversato il valico attraverso Cima Palon, per poi scendere insieme attraverso la Strada degli Scarrubbi.
Una ventina circa di kilometri percorsi su un dislivello di circa 800 metri. Una esperienza per cui ne è valsa la pena partecipare.
Siamo tornati a casa stanchi ma benedetti, affaticati ma più amici, stracchi ma edificati e maggiormente motivati a perseverare nel cammino-missione della Koinonia Giovanni Battista.
“Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.”
(Sal 24,3-6)
Escursione alle origini?
Sì, organizziamone altre!