Dialogo

“Di tre cose si compiace l’anima mia, ed esse sono gradite al Signore e agli uomini:

concordia di fratelli, amicizia tra vicini, moglie e marito che vivono in piena armonia” (Sir 25,1).

Il progetto di Dio per noi è meraviglioso, realizzato dalla sua Sapienza e affidato alla nostra libertà.

Un progetto che si realizza nella libertà che necessariamente ci pone in relazione gli uni, gli altri.

Nella nostra libertà, graziata dal progetto di Dio, possiamo imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro all’altro, ecco il dialogo, ecco il mezzo che ci permette di vivere il progetto di Dio.

Pensiamo alla conseguenza che scaturisce dal dialogo ovvero da fratelli concordi, vicini amici e sposi in armonia. Qualcuno dirette che è una conseguenza impossibile in quanto illusoriamente fondata su un’utopia.

Ma non è così: Gesù ha già fatto il primo passo verso di noi donandoci la Salvezza; accogliendola entriamo in dialogo con Lui e tra di noi, lo Spirito Santo viene in aiuto alla nostra debolezza… ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.

L’utopia senza Dio è possibilità con Dio, allora il dialogo è possibile, allora i fratelli imparano ad essere concordi, allora i vicini si rendono amici, allora marito e moglie si comprendono l’un l’altra in piena armonia.