“Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace.” (Rm 8,5-6)
Siamo spiriti incarnati, siamo animali razionali. Lo spirito specifica la carne; la razionalità specifica l’animalità. Detto in modo più semplice: lo spirito, o la ragione, è la parte più nobile dell’uomo e come tale è bene che governi la carne la quale è destinata alla morte.
Una logica dettata dalla natura, ovvero: se nel nostro esistere il primo posto è della carne, saremo orientati alla morte; se invece il primo posto è dello spirito, saremo orientati alla vita intesa come vita eterna.
È una logica semplice, naturale che supportata dalla Grazia ci rivela che siamo fatti per vivere l’amore di Dio, per sempre.
Vale la pena cogliere questa evidenza, vivere questa Grazia ed essere proiettati in tutto quello che facciamo alla vita eterna.
Quale prospettiva di vita migliore di questa?
(nella Koinonia Giovanni Battista Corte Gesia sei il benvenuto)