Una motivazione ed una proposta.
Salomone, divenuto Re d’Israele, interpellato da Dio per essere esaudito in una sua richiesta, risponde:
“Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male” (1Re 3,9).
Salomone, di fronte a Dio che gli offre l’esaudimento di un desiderio, chiede un cuore docile, giusto, saggio; non chiede ricchezze, potere o una lunga vita in salute. Qualcuno direbbe che ricchezze e potere già ne aveva in sovrabbondanza; per quanto invece riguarda la lunga vita in salute, forse era così giovane da non porsi il problema.
E se Dio si presentasse a noi disponibile ad esaudire un nostro desiderio che risponderemmo?
Immaginiamo le persone che nel nostro quotidiano ci circondano: il proprio coniuge, i propri figli o genitori, i propri amici o colleghi o conoscenti, i nostri fratelli e sorelle della comunità e altri ancora.
Avendo il necessario per vivere decorosamente, avendo una buona salute, di solito si pensa alla qualità di vita e allora ecco che il desiderio si orienta verso ciò che repudiamo di valore, ciò che ci permetta di vivere bene, in pace e gioiosamente.
Se ci pensiamo un po’, arriviamo a concludere (credo nella maggior parte dei casi) che ciò che ci permette di vivere bene, in pace e gioiosamente è avere una buona relazione con chi condivide la nostra vita. Una relazione di amicizia è un balsamo di vita, una relazione di inimicizia è un fiele di vita.
Una relazione di amicizia inizia, cresce, si sviluppa e si fortifica con un “cuore ascoltante” ovvero “ascoltandosi col cuore”. Questo è possibile solamente quando abbiamo un cuore docile (atto ad apprendere, a conoscere, a lasciarsi plasmare e guidare), giusto (atto ad agire per il bene dell’altro), che sa distinguere il bene dal male (atto quindi a compiere il bene e ad evitare il male).
“Ascoltarsi col cuore” è possibile ad ogni livello: tra sposi, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra amici, compagni o colleghi. “Ascoltarsi col cuore” posticipa i giudizi alla comprensione del bene-bisogno, abbatte le barriere di divisione, supera e vince gli ostacoli che normalmente si frappongono nelle relazioni.
Non siamo certo dei Re come Salomone ma tutti noi abbiamo il nostro “regno” dove poter vivere bene, in pace e gioiosamente. Ecco allora che il primo proposito che dovremmo assolvere è quello di avere un “cuore ascoltante”, cioè “ascoltarsi col cuore”.
Ascoltate con le orecchie del cuore
Per cogliere la ricchezza della realtà.
La Pastorale Familiare diocesana di Chioggia (di cui anche noi come Koinonia Giovanni Battista siamo parte) propone una serie di conferenze su questa linea tematica.
Nella locandina che segue, sono riportati i quattro incontri che caratterizzano la proposta formativa.
Per partecipare è necessario iscriversi attraverso il form a questo link:
https://forms.gle/C1JveoJ8tq759NBs7
Oppure a questo barcode: